Mi è stata donata. Una zucca rossa. L’ho avuta tra le mani è ho pensato, per un momento, che potesse trasformarsi nella carrozza della favola. Quella dei bianchi cavalli, della festa, del sogno che diventa realtà, dei perdenti che vincono, del bene e della giustizia che infine trionfano, del “…vissero felici e contenti! “.
Mi è piaciuto per un poco lasciarmi andare all’immaginazione di un prodigio non inquinante, non americano, sobrio e gioioso. Una cosa straordinaria che cambi i giorni e gli eventi, una favola nuova di cui protagonisti potessero essere tutti gli umani eguali e contenti, operosi e gentili.
Mentre l’estate anomala di quest’anno ci lascia, con una luna a metà crescente, coi primi brividi della sera, mentre l’eco di brutti fatti della giornata e degli ultimi mesi bui inseguono la mia costernata attenzione, mentre mostri di cattive storie, malefici, irragionevoli e impietosi, rendono odioso il mondo…io sogno.
Tutti, sulla carrozza. Tutti di ogni colore, tutti alla festa di un vivere più umano ed equilibrato.
È durato davvero un istante. Il tempo di riporre la zucca che domani arricchirà il mio risotto.
Breve sogno, che costa? Esso, almeno, non fa male a nessuno!
Tag: Gastronomia
Preparando il minestrone
Tutti i giorni preparo al mattino, un minestrone di verdure e ortaggi.
Un tempo del pensiero tra colori e consistenze vegetali che variano con le stagioni. Come i pensieri stessi.
Durante questa operazione quotidiana riifletto e parlo al mondo,oltre che a me stessa. I temi sono innumerevoli.
Aggiungo, alla fine, il peperoncino: quanto basta…