Perché no?

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Mi è stata donata. Una zucca rossa. L’ho avuta tra le mani è ho pensato, per un momento, che potesse trasformarsi nella carrozza della favola. Quella dei bianchi cavalli, della festa, del sogno che diventa realtà, dei perdenti che vincono, del bene e della giustizia che infine trionfano, del “…vissero felici e contenti! “.
Mi è piaciuto per un poco lasciarmi andare all’immaginazione di un prodigio non inquinante, non americano, sobrio e gioioso. Una cosa straordinaria che cambi i giorni e gli eventi, una favola nuova di cui protagonisti potessero essere tutti gli umani eguali e contenti, operosi e gentili.
Mentre l’estate anomala di quest’anno ci lascia, con una luna a metà crescente, coi primi brividi della sera, mentre l’eco di brutti fatti della giornata e degli ultimi mesi bui inseguono la mia costernata attenzione, mentre mostri di cattive storie, malefici, irragionevoli e impietosi, rendono odioso il mondo…io sogno.
Tutti, sulla carrozza. Tutti di ogni colore, tutti alla festa di un vivere più umano ed equilibrato.
È durato davvero un istante. Il tempo di riporre la zucca che domani arricchirà il mio risotto.
Breve sogno, che costa? Esso, almeno, non fa male a nessuno!

Foto- marilenamonti
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Segnali

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Certo la metafora è forte.
Segnali potenti nel nostro paese : crollano ponti, crollano i tetti delle chiese, crollano i falegname e i Santi.
Le borse rischiano di crollare.
Le cose che si ergono verticali e tenaci sono l’aggressività, l’irragionevolezza, l’ignoranza, la violenza e.. lo spred.
Se “coloro” fossero in grado di pensare, di fermarsi un attimo a riflettere, leggerebbero forse in questi ‘segni’ che c’è bisogno di aggiustare il tiro, che se non si fermeranno andremo a sbattere tutti quanti, irreversibilmente, contro un rovinoso muro.
Purtroppo “coloro” non sono in grado di ragionare.
Perciò mi chiedo se noi ancora pensanti, ( e in grado di decifrare la realtà) non dovremmo unire le forze, per porre un argine al Male che avanza.

Foto- Artemagazine